domenica 30 novembre 2008

Risposta al commento di Paolo Crosignani (vedi commenti al primo post)

Caro Paolo,
ti ringrazio e ti confesso di condividere alcune tue perplessità.
Il documento è frutto di una mediazione di esperienze nazionali e locali per cui è inevitabilmente generico e non propone ipotesi organizzative preconfezionate ma vuole far venire allo scoperto l'eventuale disagio esistente tra gli operatori e quindi stimolare un dibattito costruttivo.
A livello locale (regione Marche) la Rete Epidemiologica regionale Marche, costituita formalmente con delibera regionale, non ha raggiunto gli obiettivi proposti e nei prossimi anni è difficile prevedere un incremento di risorse e di efficacia.
Da qui la necessità di unire le poche forze disponibili o almeno di predisporre un coordinamento più forte. Da anni io sto proponendo la costituzione, anche con la fusione di tre Agenzie regionali esistenti (ARS, ASSAM, ARPAM), di una unica Agenzia Regionale per la Prevenzione e l'Ambiente che inglobi anche i Dipartimentidi Prevenzione delle zone territoriali dell'unica ASL regionale.
Per la parte epidemiologica questa struttura dovrebbe costituire il nodo principale e di riferimento di una nuova rete epidemiologica regionale. La realtà politica e sociale regionale non è purtroppo ancora matura percomprendere tale proposta.
Nella speranza che anche altri colleghi vogliano entrare con loro proposte nella discussione ti porgo i più cari saluti.
Mauro Mariottini

1 commento:

Daniel Fiacchini ha detto...

A livello locale (regione Marche) la Rete Epidemiologica regionale Marche, costituita formalmente con delibera regionale, non ha raggiunto gli obiettivi proposti e nei prossimi anni è difficile prevedere un incremento di risorse e di efficacia...
Mauro, condivido in parte le tue considerazioni. In fondo il problema centrale è da ricercare in una mancata volontà politica seria. Alla costituzione formale della REM non è seguito l'opportuno controllo, ogni Zona Territoriale ha fatto ciò che ha voluto, secondo i propri comodi. Oggi potrebbero esserci 13 UO Epidemiologia in 13 ZT (lo so, secondo te sarebbero troppe...) e magari con personale giovane e motivato... invece? Anche tu conosci la situazione e non è necessario che io mi dilunghi. Il punto è il seguente: se non c'è stata volontà negli ultimi anni, e se anche oggi permane un sostanziale disinteresse verso la REM, come pensare che vi sia l'interesse politico di favorire una riorganizzazione centrale dell'epidemiologia? Ricordo a chi non lo sapesse che nelle Marche l'Osservatorio Epidemiologico, a quattro anni di distanza dalla sua costituzione, conta ancora un unico operatore al suo interno: Fabio Filippetti (anch'egli firmatario della proposta), che lavora in ARS a metà tempo.
Tu dici che per la REM è impossibile prevedere un incremento di risorse e di efficacia... a mio parere sarebbe semplicemente sufficiente l'incremento di risorse, perchè l'incremento di efficacia sarebbe diretamente proporzionale all'incremento di risorse e le scarse risorse mosse fino a oggi sono alla base del non raggiungimento degli obiettivi proposti... come risolvere il problema? La REM ha veramente fallito? O hanno voluto che fallisse?